Cari Amici e Colleghi,
ci troviamo oggigiorno in una era nella quale la vita sembra incalzare
sempre più affannosamente, ritrovandoci quotidianamente a rincorrere
quelli che sono i cambiamenti e le contraddizioni con i quali siamo
costantemente a contatto.
Ad oggi l’esposizione e la facilità di accesso ai contenuti educativi è possibile
grazie a mezzi inimmaginabili anche solo fino a pochi anni orsono. Si
rivela però sempre più necessario che l’educazione venga affiancata da
un percorso formativo, senza il quale l’accesso a video e contenuti può
risultare confusionario se non, in alcuni casi, dannoso.
Spesso infatti la confusione e mancanza di educazione si trovano ad
andare di pari passo.
Proprio l’educazione è la diretta responsabile nella preparazione sia del
singolo individuo (come persona e come medico) ma anche della comunità
(scientifica e non), preparando ai cambiamenti che l’evoluzione ci porta a
fronteggiare, mettendo nelle condizioni di affrontare tali trasformazioni e
di adattarvisi al meglio.
Partendo proprio da queste riflessioni, assieme a tutto il comitato
scientifico, abbiamo pensato di costruire e strutturare la 60° edizione del
congresso nazionale SICM con uno sguardo analitico e critico, volto a
trovare risposte e delineare una strada nuova in quella che è la il percorso
formativo all’interno della nostra disciplina.
A Varese, il prossimo 13-15 ottobre discuteremo di ciò che significano
i social media e il loro utilizzo professionale; come le piattaforme di
formazione continua e l’“on-demand distant learning” abbiano cambiato
il modo di crescere del chirurgo, così come di quanto “l’evidence based
medicine” abbia importanza in una disciplina chirurgia (senza tralasciarne
i limiti).
Saranno giornate di confronto in cui parleremo di tematiche attuali che
spazieranno dall’’importanza dell’educazione alla parità di genere nei
reparti di chirurgia. Ci saranno approfondimento sulla tematica del burn-
out, in considerazione anche e soprattutto alla recente pandemia e alle
difficili condizioni vissute dai chirurghi; lo scopo sarà quello di cercare
di fare chiarezza e permettere di riconoscere e affrontare i segnali per
affrontare anche questa evenienza nel migliore dei modi.
Paleremo di chirurgia della mano con attenzione soprattutto alle
complicanze delle procedure chirurgiche, focalizzandoci sul come
affrontarle nel migliore dei modi. Ampio spazio verrà inoltre dato alle
sessioni di video educativi e all’indicazione e utilizzo delle nuove protesi
per il trattamento delle rizartrosi.
Ci saranno sessione di “battle-on”, con confronti diretti e scambi di
opinioni in merito ai metodi di fissazione o all’utilizzo delle protesi di
polso, ma anche sessione dedicate alla formazione attuale e alle future
prospettive. Lo scopo ultimo è quello di dare spazio e continuare al meglio
la preparazione dei giovani chirurghi al XXI secolo.
Al fine di coinvolgere al meglio tutti i soci, ogni lavoro inviato sarà giudicato
dal comitato scientifico e inserito come comunicazione orale all’interno
della sessione dedicata a quello specifico tema.
Saranno previste anche alcune sessioni più interattive, con diretto voto
da parte della platea, al fine di stimolare l’attenzione verso i contenuti
presentati.
Varese sarà anche l’occasione per confrontarci di persona con i soci
dell’AIRM (Associazione Italiana Riabilitazione Mano) per il loro 17°
congresso, con i quali avremo sessioni in comune su educazione dei
pazienti e formazione condivisa.
Infine, vi aspetto a Varese perché sarà l’occasione, ci auguriamo, per
tornare ad abbracciarci in modo diretto e senza restrizioni e per esser
insieme ancora una volta.
Mario Cherubino